Basket: Casale e Venezia ricorrono al Coni per la wild card

TERAMO-Casale Monferrato e Venezia continuano a “sparare” sulla wild card e quindi indirettamente ma non troppo anche su Teramo basket. E’ in atto infatti una battaglia legale. Il cui esito –come ha detto il presidente di Legadue Marco Bonamico- potrebbe arrivare tra mesi. La Reyer ha inviato alla Fip osservazioni relative alla wild card, l’invenzione che salva dalla retrocessione la penultima di A dietro il pagamento di 500.000 euro (più Iva). Teramo ha ottemperato all’impegno alla scadenza del termine, fissata per il 10 giugno. Ma secondo i legali della Reyer il termine per il pagamento dei premio era scaduto il 3 giugno. Se ne è parlato al Consiglio federale dello scorso weekend, ma la Reyer non è rimasta soddisfatta e, d’accordo con Casale, denuncia «la grave ingiustizia perpetrata nei confronti dello sport» e annuncia che presenterà ricorso presso tutti gli organi competenti e presso il Coni. «Il termine corretto — dice Bonamico — era quello dei 3 giugno e non il 10. Gli stessi avvocati della Fip hanno ritenuto che il ricorso dei due club abbia motivazioni plausibili perché, su nostra richiesta accettata dalla Lega di serie A, la scadenza del 31 maggio era stata anticipata al 23, per consentirci di sapere se i nostri playoff mettevano in palio una o due promozioni. E di conseguenza anche la scadenza di pagamento andava anticipata dai 10 al 3 giugno». Ma al di là delle scadenze e delle carte bollate, è l’invenzione della wild card a far discutere. «E’ un progetto nato male e finito peggio — afferma Bonamico — e mi auguro fin d’ora l’abolizione. Sonodisposto a bloccare l’introduzione della wild card in Legadue dei prossimo campionato. Il basket ha ben altri problemi, che la wild card non risolve>.